Trademark Italia da oltre tre decenni si occupa di analizzare l’andamento turistico della regione Emilia Romagna attraverso l’Osservatorio Turistico Regionale. Il report 2021, in attesa di arrivare al termine dell’anno, restituisce a tutto settembre un andamento che fa ben sperare per il prossimo futuro le istituzioni pubbliche e gli operatori privati dell’Emilia Romagna, una delle regioni turisticamente più significative del nostro Paese.
Il confronto con il 2020 evidenzia un significativo recupero (+27,8%), mentre rispetto ai 54,9 milioni di presenze raggiunte nell’ultimo anno pre-Covid resta un gap del -19%.
Il dettaglio dell’andamento nei singoli comparti regionali (come in E.R. vengono suddivisi i territori turistici) nel periodo gennaio-settembre 2021 evidenzia crescite importanti in tutte le realtà turistiche, mentre il confronto con il 2019 presenta un recupero più sostenuto del sistema balneare e ancor più di quello appenninico rispetto alle Città d’Arte, d’Affari e Termali.
Il ritorno ai valori pre-Covid procede più rapidamente per la Riviera (da Comacchio a Cattolica) e per l’Appennino che nei mesi clou dell’estate (luglio-agosto) hanno ottenuto performance addirittura superiori agli stessi mesi del 2019, che era stata la migliore delle ultime 10 stagioni per movimento turistico in Emilia Romagna.
Dai dati 2021 dell’Osservatorio Turistico Regionale E.R. emerge una importante crescita della clientela nazionale rispetto allo scorso anno e una progressiva ripresa della clientela internazionale (+45,8% di arrivi e +65,5% di presenze) rispetto al 2020. Anche se la perdita di ospiti internazionali (-53,8% di arrivi e -45,1% di presenze rispetto al 2019) rimane “pesante” per tutta l’area regionale.