Tutti gli italiani che investono in Borsa, anche quelli con 50 anni di esperienza, ogni mattina entrano nel web per dare un’occhiata, per orientarsi e studiare come andrà la giornata. Anche gli albergatori vorrebbero vedere le previsioni degli analisti sull’andamento “pre-market” della giornata, magari dedicato al proprio territorio. Un servizio basato sull’agenda contenente le registrazioni quotidiane dell’albergo, sulla memoria cittadina, sugli eventi storici e le ricorrenze annuali, i concerti e le manifestazioni sportive. Prima di Internet c’erano le “agende alberghiere”, una specie di memorandum dell’anno precedente sul quale c’erano gli appunti e i calendari di fiere e congressi, manifestazioni artistiche e culturali e ... il tasso di occupazione di giorni, mesi e anni precedenti. Chi ha una solida esperienza lo ricorderà.
Superati gli anni complicati 2020 e 2021, le città capoluogo si riprenderanno e dovranno gestire attivamente la propria quotidianità, avendo come riferimento l’agenda degli anni pre-Covid per “ricominciare informati” a lavorare evitando le brutte sorprese quotidiane. L’agenda, che oggi dovrebbe essere digitale, prevede alti e bassi di periodo (il pre-market) e consente di affrontare il mercato senza svendere, senza rinunciare a gestire con la propria testa e al meglio la gamma dei prezzi, senza cadere nelle mani di un revenue manager e ... evitando di perdersi nei brutti numeri e nei vuoti del biennio Covid. Ma per ora questo servizio non c’è, ogni hotel deve immaginare la performance del giorno che sta per iniziare. Non sarebbe male - per chi non ha memoria, e per tutti i receptionist compreso il manager che cura le tensioni quotidiane della domanda e l’offerta - avere l’agenda digitale con l’ipotesi di pre-market. Soprattutto a Milano e Roma, Firenze e Venezia, Bologna e Torino ... il pre-market sarebbe un parametro rassicurante per cominciare la giornata. Non c’è PMS che riesca a facilitare la ripartenza.
In buona sostanza, esiste sicuramente il bisogno di prevedere le mosse, i misteri della domanda e dell’offerta, specialmente ora, dopo due anni di buio statistico e di memoria digitale debole.