Nuovi candidati o ex dipendenti?
12/07/2021

Mentre l’industria alberghiera inizia lentamente a riprendersi, il mercato del lavoro continua a essere fonte di incertezza, anche di fronte alla crescente domanda di viaggi e vacanze. Alcune aziende stanno sperimentando nuovi modelli organizzativi che consentono loro di ridurre i costi del lavoro su base graduale: implementando misure come i check-in automatici, la pulizia delle camere effettuata a giorni alterni o tra un soggiorno e l’altro. Sottrazioni che però non piacciono agli ospiti. Ad oggi il costo del lavoro per hotel da 1 a 4 stelle è già stato ridotto di parecchio senza una precisa visione. Laddove è necessario un incremento delle assunzioni di dipendenti specializzati di front line attualmente di breve periodo causa stagionalità, i gestori italiani conoscono gli stratagemmi per acquisire la manodopera disponibile ma con un’eterna evidente difficoltà: la mancanza dell’alloggio per i dipendenti, che a loro volta non vogliono spendere 15 euro a notte (prezzo minimo) per un letto decente in affitto. E’ questa la difficoltà standard delle estati italiane: il reperimento di personale senza garantirgli l’alloggio. Svelato l’arcano, le località turistiche e gli operatori, anche quelli più stagionati, affrontano problemi di reperimento di buoni lavoratori stagionali garantendo l’alloggio con tanto di riordino quotidiano. Di questo si parla persino a livello ministeriale ma senza risultati evidenti.
Qualcuno ritiene che i lavoratori preferiscano i bonus del governo che per gli stagionali sono arrivati proprio in questo periodo: 2.400 euro, per la prima erogazione, e 1.600 euro per la seconda erogazione. Altri motivi alla base della carenza di personale? Certamente le lunghe chiusure hanno spinto camerieri/e, cuochi e collaboratori a cercare lavoro in altri settori più garantiti o a trasferirsi all’estero per reperirlo. Altro personale alberghiero proveniente da Paesi stranieri, dopo aver fatto ritorno a casa durante i periodi di chiusura, non ha più fatto ritorno in Italia in virtù dei sostegni governativi. E non sono pochi gli operatori alberghieri a sostenere che il personale preferisce ricevere bonus come il reddito di cittadinanza o quello di emergenza, piuttosto che “fare la stagione”.
Ci si può muovere alla ricerca di nuovo personale, magari inesperto ma attratto dalle atmosfere promettenti del turismo balneare garantendogli l’alloggio. In più bisogna formare e far crescere in azienda l’esperienza di questi giovani candidati la cui disponibilità a “eseguire” va sostenuta da strumenti premiali e da stipendi che riconoscano la flessibilità, gli sforzi straordinari, la disponibilità a lavorare nei lunghi nastri orari essenziali per ospitare i turisti in vacanza. Il contesto normativo deve meglio interpretare le esigenze di lavoratori e imprenditori, e le peculiarità di un settore più che strategico per l’economia nazionale... che però tarda ad adeguarsi.



Condividi sui Social:



« Torna alla lista





Newsletter


In primo piano




Trademark Italia s.r.l. | Corso d'Augusto, 97 - 47921 Rimini - Tel. 0541-56111 - Fax. 0541-25350 - E-mail: info@trademarkitalia.com     |   
REA: 196761 | Capitale in Bilancio 30.000 euro | P.iva 01461260406 | Privacy Policy