La corsa dei vaccini sta procedendo. Il prossimo passo è la “riapertura” dei confini internazionali e già si annunciano aumenti dei prezzi superiori al 15% per i mesi di luglio e agosto, con punte del 25-30 percento. Gli ospiti italiani sono fiduciosi, prenotano e versano anticipi e caparre, i clienti internazionali invece, addestrati nel tempo ad essere riluttanti nel prenotare, vorrebbero trovare le condizioni economiche del 2019 e viaggiare come due anni fa. Tanti i delusi che per il cambiamento dei prezzi si stanno orientando su villaggi, camper e alberghi datati che almeno mostrano flessibilità di alloggio e misure di sicurezza anti-Covid chiaramente stabilite e descritte nella lingua madre del cliente. Le lingue sono importanti, molti turisti in tutto il mondo l’inglese lo capiscono, i tedeschi però sarebbero emotivamente spinti a prenotare gli hotel che comunicano in maniera chiara e trasparente nella loro lingua.
Per la “fortuna” di molti albergatori questa estate ci sarà tanta domanda italiana pronta a spendere, di più dello scorso anno. Rimandiamo quindi al 2022 la ben nota priorità degli operatori turistici: studiare almeno due lingue e migliorare la propria formazione.
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